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martedì 2 aprile 2013

Anniversari

Io ho dei seri problemi con gli anniversari.

Voglio parlarvi del giorno in cui ci siamo sposati.
La prima immagine che ho di lui quel giorno è un sorriso radioso e il mio bouquet di fragole e margherite tenuto con le braccia tese, lontano dal corpo, perchè gli avevo detto che poteva anche gocciolare rosso.
Era così felice di sposarmi, così felice.
Poi siamo stati in Madagascar, io volevo andare in Africa, lui non lo ammetterà mai ma aveva una paura strafottuta dei leoni e degli altri animali della Savana e così abbiamo trovato questo compromesso.
Il giorno in cui ci hanno detto che avremmo fatto il nostro tour in 4, e l'altra coppia aveva tra i 66 e i 72 anni sono salita in camera a piangere, e lui a ridere.
Ma tra le lacrime anche a me veniva un po' da ridere.
E poi abbiamo guardato i lemuri a naso in su, io con un cappellino rosso che gli piaceva tantissimo, lui con un berretto da pescatore con cui mi faceva una tenerezza infinita.
Abbiamo riso a crepapelle quando ha visto la piroga con cui dovevamo attraversare 50 metri di mare e si è fatto venire una mezza crisi isterica perché non sa nuotare e poi si è accorto che l'acqua era alta mezzo metro.
Abbiamo deciso di trasferirci qui e abbiamo amato questa casa al primo sguardo.
Anche nuda, senza pavimenti, senza sanitari, senza niente, noi ci siamo guardati e abbiamo capito che era lei.
Il primo capodanno in questa città lo abbiamo festeggiato da soli, io ho preparato la cena e gli ho fatto il tiramisù e lui un pochino lo ha mangiato, anche se ho sbagliato e ci ho messo dentro mezzo chilo di zucchero. "E' un po' dolce" ha detto, masticando i granelli.
Quando questa casa è stata finalmente nostra lui ha dipinto tutte le pareti, ogni stanza un colore diverso, e mi mandava le foto, mentre ero al lavoro, quel lavoro che odiavo tanto.
Abbiamo comprato dei mobili allegri e un armadio ad angolo che per mesi e mesi nessuno riusciva a portarci così come doveva essere e alla fine ci siamo arresi e lo abbiamo messo dritto.
Voglio dirvi del giorno in cui abbiamo deciso di avere un bambino. Del primo mese, quando è arrivato il ciclo e io piangevo. Del secondo mese, quando è arrivato il ciclo e io dicevo:"Non sono capace di fare un bambino" e lui mi abbracciava.
E del terzo mese, quando lo sapevo già, che il ciclo non sarebbe arrivato, ma non l'ho detto a nessuno, ho covato dentro di me per una settimana la gioia più grande.
Poi ho fatto un test, ho comprato una scatolina colorata e gliel'ho data.
E lui era felice, io l'ho visto che era felice.
Alla prima ecografia non ha detto una parola, poi a casa guardando quella specie di virgoletta sdraiata, mi ha detto:"La nostra Palina è la più bella del mondo".
E quando è nata, avreste dovuto vederlo, col suo camice verde, la cuffietta in testa e questa versione di se stesso in miniatura tra le braccia, con un cappellino bianco con gli elefantini. Erano bellissimi, lui e la nostra Palina.
E poi....
Poi ho appena cancellato tutto il resto, tutto quello che avevo scritto.
Poi non ce l'abbiamo fatta e basta.

E così un giorno mi sono svegliata dopo un we trascorso da mio fratello con Camilla, un we per dare a lui un po' di respiro, era un lunedì, sono uscita dalla doccia e non trovavo il mio phon. E' sempre stato lì. Solo io lo uso. Che cavolo è successo al mio phon?
Apro tutti gli sportelli ed eccolo lì, come ci è finito? E chi ha messo il cavo arrotolato così che io....
Ed ecco che il mondo mi è crollato addosso.
Lui ha negato, io ho incalzato.
Ho ricordi confusi, io e lui in un supermercato a litigare, con la bambina in braccio a lui, poi a me, poi a lui, sentivo le orecchie ronzare, la testa pulsare.
E alla fine ha ammesso.
E' stata quasi una liberazione, ho pensato :"Va bene, abbiamo toccato il fondo, adesso risaliamo insieme, noi siamo NOI" e gli ho fatto un bel discorso sulle "colpe" di entrambi e sulla famiglia che eravamo e sull'amore e sull'importanza di tutto ciò che avevamo costruito.
Gli ho detto:"Io ti amo, mettiamoci d'impegno, ricominciamo tutto, che dici?"

Donne, non mettetevi mai con gli uomini sposati, perché un uomo sposato non lascerà mai la sua famiglia, sua moglie, sua figlia, per l'amante che sarà anche divertente ma in tutto ciò è solo un'estranea.
Nessun uomo lo farà. Ops....nessuno meno uno.

Un anno fa, lunedì 2 Aprile 2012, è iniziato un periodo triste e difficile, e io ho dei seri problemi con gli anniversari.